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Happy family:
l’America del sud in bicicletta.

Buon anno della Happy Family dal Salar Uyuni in Bolivia

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25 Novembre 2016

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Bolivia!

Dopo 7940km da ushuaia e 10mesi di viaggio finalmente abbiamo salutato l’Argentina, ufficialmente via TV e radio ricevuti dalle autorità municipali. Da ieri si apre un nuovo capito della Happy Family BIOcycling in Bolivia. Anche qui siamo stati ricevuti bene. Immersi nella cultura andina lentamente procediamo a nord verso il Salar di Uyuni. Abbiamo 3mesi di permesso per stare in questo paese,approfitteremo di tutto il tempo per conoscere meglio queste realtà passando poi a Copacabana sul lago Titicaca verso il Perù. Stiamo tutti benissimo, a volte ci manca il fiato per l’altura ma pensavamo molto peggio. Le bimbe se la spassano con la loro bancarellina di artigianato di braccialetti, collanine ed orecchini di semi e conchiglie trovate nel viaggio così si guadagnano i soldini per i loro piccoli desideri. Saluti da tutti noi

10 Agosto 2016

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3 Agosto 2016

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ARRIVO A SANTIAGO DEL CILE

L’impatto con la grande città è stato strano dopo mesi nelle stradelle di provincia. L’ultima tappa di 800km in bus, Alby purtroppo non è ancora pedalabile perciò abbiamo presa questa derisione e sinceramente credo che sia stata una buona scelta. Grazie all’amicizia tra Il titolare dell’azienda di mirtilli e quella della ditta di trasporti abbiamo potuto caricare le nostre biciclette smontate, occupando 7 posti nell’autobus! Siamo ospiti di figli di immigrati veneti, che hanno un appartamento spazioso in centro,le bici sono ancora smontate. Devo rimontarle per verificare che sia tutto apposto perché hanno subito qualche trauma e Santiago è forse il posto migliore del Sudamerica per prendere ricambi. Starò qui 2-3 settimane visitando la città ed alcune realtà equo-solidali. Le bimbe sono serene e sempre coccolate da tutti. Alby cerca di farle fare compiti e nel frattempo ci organizziamo per l’esplorazione della città. Sembra di essere in europa qui.. Un abbraccio da tutti noi

26 Luglio 2016

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Mirtilli e Mapuche, risalendo il Cile

Ripartiti il mese scorso dall’Argentina verso il Cile, attraversando lo spettacolare “Camino de los siete lagos”, una brutta tendinite ci ha costretti a fermarci a dormire a Villarrica a casa di Patrizio, un amico del ragazzo che ci ha ospitati gli ultimi giorni del nostro soggiorno a Pucon.

Patrizio possiede un’azienda agricola a Coñaripe, nel sud del Cile, dove da dieci anni coltiva mirtilli biologici, insieme a suo fratello. Figli di immigrati partiti dal Veneto due generazioni fa, sono cresciuti in questo piccolo paese e parlano il Mapudungun, la lingua deiMapuche, un popolo amerindo originario del Cile centrale e meridionale e del sud dell’Argentina.

I lavoratori del loro campo sono tutti Mapuche ed è una situazione esemplare: sono infatti venuti da varie parti del Cile a vedere come possa funzionare questa collaborazione, dal momento che nel Paese sono in atto conflitti per il diritto alla terra.

Un rapporto di fiducia reciproca

Abbiamo deciso di restare qui qualche settimana, aiutandoli nella potatura delle piante, ma soprattutto coglieremo questa grande opportunità di approfondimento della cultura Mapuche, nell’attesa di poter riprendere il cammino verso nord.

Le persone appartenenti a questa etnia sono generalmente chiuse e diffidenti, soprattutto nei confronti di chi viene da fuori; molti di loro non si sono mai allontanati da casa per più di 100 km, mentre i giovani, se possono, vanno a cercare fortuna in città. A poco a poco stiamo riuscendo a comunicare, soprattutto con le donne.

In questi giorni di lavoro al campo, abbiamo potuto notare come i lavoratori vedano in maniera molto positiva la presenza di questa azienda a Coñaripe, poiché offre un’opportunità economica, in un ambiente sano (azienda bio) e in cui vengono rispettati i diritti dei lavoratori (orario di lavoro, contratti in regola, ambiente sicuro e pulito, ecc.).

I fratelli Martini stanno cercando di diffondere una cultura improntata al rispetto della natura e del luogo di lavoro stesso.

Il Fairtrade Premium a beneficio della comunità

Qui il Fairtrade Premium – la Martini Organic Blueberries vende i suoi mirtilli biologici a condizioni Fairtrade tramite il distributoreInterrupcion – è stato utilizzato per sistemare i tetti delle case dei lavoratori o per l’acquisto di forniture domestiche. Per il prossimo anno stanno valutando l’idea di utilizzarlo per sistemare i bagni della scuola elementare, attualmente in pessime condizioni.

Ogni mese vengono svolti corsi di aggiornamento e si approfondisce il tema delle certificazioni.

Un ambiente ad alta biodiversità

E poi il luogo nel quale ci troviamo è magnifico. Dai campi non si vede nemmeno una casa o una strada, ma, da un lato, il vulcano Villarrica (il più attivo di tutto il Sudamerica – siamo arrivati fino al cratere qualche settimana fa) e, dall’altro, montagne e cascate. Sentiamo sempre uccellini cantare, ci sono arnie e tra le file di mirtilli sono state piantate lavanda, aglio, rosmarino per contrastare i parassiti, oltre a fiori di vario tipo per far sì che le api trovino di che cibarsi e producano così miele bio.

Ai lati di ogni sentiero si trovano file di Cannello, l’albero sacro per i Mapuche, e sono stati installati alcuni altoparlanti per diffondere la musica nei campi: in questo periodo (potatura) la musica serve per “rallegrare” i lavoratori, mentre durante il periodo di maturazione della frutta, è previsto un preciso programma di musica classica finalizzato ad aumentarne la produzione!

In questi giorni siamo stati invitati a festeggiare il “We Tripantu”, il capodanno Mapuche, in occasione del solstizio d’inverno: ci aspettano quattro giorni in cui verranno celebrati la Terra, il Cielo, l’Uomo e la Donna, secondo riti millenari.

Noi ci saremo, felici di rappresentare il marchio Fairtrade e i suoi valori.

Alla prossima tappa!

8 Luglio 2016

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FORTUNE UNIVERSALI

Ultime news dalla nostra happy family! Il ginocchio di Alby purtroppo è ancora fuori uso e dunque si è resa necessaria un’altra sosta forzata. Ma come spesso accade alla nostra happy family chiusa una porta si apre un portone! Infatti grazie ad un fortuito incontro hanno trovato una splendida sistemazione in una “super casetta” come l’ha descritta Seba, chi li ospita è una deliziosa famiglia che possiede un’azienda di coltivazione di mirtilli biologici certificati Fairtrade. A rendere l’avventura in perfetto stile “happy Family”  sarà il contributo che tutta la famiglia darà direttamente nei campi insieme ad agricoltori Mapuche, impareranno così la cultura locale rendendosi utili. Le bimbe sono felici e curiose…” Ogni giorno un’avventura nuova che ci conduce a una strada nuova tutta da scoprire. W la vida!” Secondo giorno di potatura – sms da Seba:; “sono l’unico ” straniero”, mi insegnano il mapudungun e curiosità della loro cultura. Alby è a casa con le bimbe a fare compiti. Ieri pioggia, oggi il sole. Nei campi ci sono altoparlanti con musica per far lavorare meglio gli operai e per crescere meglio le piante nella fioritura mettono musica classica. Così impariamo tante cose guadagnandoci il soggiorno… ”  

17 Giugno 2016

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SI CHIUDE UNA PORTA…SI APRE UN PORTONE!

I nostri amici sono a Bariloche a San martin de los Andes lungo il cammino dei sette laghi… Sopravvissuti a pioggia e freddo sono stati felici di pedalare di nuovo asciutti e caldi con le loro attrezzature Vaude. Purtroppo però troppo l’entusiasmo ha portato ad un piccolo inconveniente:  macinare 70km tutti insieme ha fatto male al ginocchio di Alberta! Quindi arrivati a San Martin hanno trovato un alloggio improvvisato nel collegio della parrocchia. Ora sono ospiti  a casa del fotografo, ciclista e guida alpinistica olandese Harrry Kikstra (7summits.com) con cui condividono  racconti di alta montagna, fotografia e viaggi d’avventura! Insomma non tutto il male viene per nuocere, questa sosta obbligata ha portato a delle conoscenze davvero importanti per il viaggio della nostra Happy Family. Tra qualche giorno se il ginocchio di Alby lo permetterà,  procederanno scavalcando le mitiche  Ande verso il Cile sul passo di Hua Hum in mezzo a laghi e vulcani fino a Pucon dove si incontreremo con altri amici. Presto vi svelerò chi sono…. continuate a seguirci!

29 Aprile 2016

Localizzazione con Spot Gen 3: CLICCA PER VEDERE LA POSIZIONE ATTUALE [su_divider text=”top” divider_color=”#9d9d9d” link_color=”#818180″ size=”1″ margin=”20″] [su_spacer size=”10″] La Happy Family è finalmente approdata sull’isola di Chiloé… non senza qualche piccolo imprevisto! Un infortunio inatteso alla gamba ha costretto Seba ad abbandonare momentaneamente la sua amata bicicletta, e gli spostamenti sull’isola dei “nostri eroi” avvengono quindi principalmente in autobus. Il contesto, comunque, li sta sicuramente ripagando di questa piccola rinuncia: anche qui, infatti, il progetto BIOcycling ha dimostrato di essere non soltanto bici, ma molto di più! Seba e le sue donne sono stati invitati ad Ancud,  la seconda città dell’isola, per raccontare la propria esperienza e la propria filosofia al Colegio El Pilar, in occasione di una ricorrenza più che azzeccata: la Giornata della Terra, la più importante celebrazione ambientale del pianeta. In attesa del prossimo report dalla Happy Family, non perdetevi la gallery fotografica aggiornata!

7 Aprile 2016

Localizzazione con Spot Gen 3: CLICCA PER VEDERE LA POSIZIONE ATTUALE [su_divider text=”top” divider_color=”#9d9d9d” link_color=”#818180″ size=”1″ margin=”20″] [su_spacer size=”10″] Ecco le ultime dalla nostra Happy Family: avevamo lasciato Sebastien e Alberta, insieme alle bambine, a Cochrane, dove hanno vissuto una vera avventura, e trovato un nuovo e dolcissimo compagno di viaggio! Oggi li ritroviamo a Coyhaique, comune di circa 50.000 abitanti situato nel sud del Cile. Qui, nel centro di “Minga Allegre”, i ragazzi hanno collaborato alla realizzazione dell’incontro nazionale cileno sulla permacultura e sugli stili di vita sostenibili. Quella che è stata una coincidenza si è perciò trasformata per i miei amici in una grande occasione: è stato riservato loro uno spazio del meeting interamente dedicato al loro progetto BIOcycling, dove hanno potuto presentare la meravigliosa esperienza che stanno vivendo! Seba e le sue ragazze, però, sono impegnati anche su altri fronti, sempre in accordo con la filosofia della sostenibilità: stanno aiutando a costruire case interamente realizzate in fango e materiali di recupero. Le bambine sono entusiaste, e la ricchezza culturale di Coyhaique ha addirittura convinto la Happy Family ad una piccola deviazione sul percorso: per poter passare qualche giorno in una realtà agricola biologica dell’isola di Chiloé ed incontrare la popolazione Mapuche (popolo amerindo indigeno, dall’etnia estremamente variegata), Seba e Alberta hanno deciso di abbreviare la loro permanenza lungo la Carretera Austral. Tra un mese, infatti, li aspetta un importante appuntamento a Bariloche – città argentina alle pendici delle Ande – : non c’è tempo da perdere! Curiosi di saperne di più sulla prossima tappa? Continuate a seguirci!

23 marzo 2016

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La Happy Family si allarga!

Ora che sono finalmente arrivati a Cochrane, (una piccola cittadina sulla Carretera Australe) Sebastien, Alberta e le bambine possono ripensare ai giorni passati con il sorriso… è stata una vera e propria avventura! Ripide salite, forte vento e un pizzico di sfortuna sono stati i protagonisti del viaggio. Raggiunta la cima di una salita Sebastien ha “parcheggiato” la sua bicicletta multipla per scendere ad aiutare Alberta, ma a causa del forte vento la bici è caduta ed il manubrio in alluminio si è crepato e successivamente rotto. Così Seba ha dovuto condurre il mezzo con grandi difficoltà fino a El Calafate dove anche grazie all’aiuto della persona che li ha ospitati è riuscito a riparare il manubrio e a dormire sonni tranquilli. Questo è successo a El Calafate qualche giorno fa. Al mattino però si è accorto che il sistema oleodinamico frenante del suo mezzo non funzionava. Il motivo? il cane del proprietario di casa, durante la notte, si è divertito a morsicare i tubi di gomma che convogliano l’olio. A quel punto ha dovuto ricostruire il sistema di frenatura con una spesa importante…ma Seba non si demoralizza: “Questo fa parte dell’avventura che abbiamo scelto!” L’avvenimento più bello di questa parte del viaggio arriva quando un dolce cagnolino si è avvicinato alla Happy Family e tra lui e le bambine è subito amore, nonostante la piccola stazza, il cagnolino ha corso per km al fianco delle biciclette della Happy Family fino ad arrivare a Cochrane. Feliz, nome voluto dalle bambine, ora fa ufficialmente parte della famiglia! L’avventura continua… Tony

14 marzo 2016

Localizzazione con Spot Gen 3: CLICCA PER VEDERE LA POSIZIONE ATTUALE [su_divider text=”top” divider_color=”#9d9d9d” link_color=”#818180″ size=”1″ margin=”20″] [su_spacer size=”10″] “Ciao Tony!Per strada abbiamo incontrato persone che avevano già sentito parlare di noi, molti ci fermano per scattare foto e conoscerci, una volta una coppia si è fermata chiamandoci addirittura per nome aiutandoci a superare un tratto di infinito controvento,è stato commovente! Abbiamo visto il maestoso Perrito Moreno vedendo un blocco di ghiaccio alto 40metri crollare nel Lago Argentino, ci ha fatto ricordare il Vajont. Dopo quasi 500 km di noiosissima Ruta 40, infinita pampa e vento siamo giunti a El Chalten dove abbiamo passeggiato alla base del Fitz Roy. Da lì abbiamo sconfinato di nuovo verso il Cile, dopo una settimana di grande avventura, decisamente il tratto più duro del viaggio, 2 giorni per superare una foresta di 7km portando sulle spalle il carretto e triciclo, una fatica immensa, bloccati poi con altri viaggiatori a Candelaria Mancilla, c’è solo un traghetto  che per il brutto tempo non arriva. Poi arriva una barca mercantile piena di balle di fieno per i cavalli della gendarmeria, dopo averli aiutati a scaricarlo, mi hanno premiato lasciandoci trascorrere una notte nella stiva e ieri mattina all’alba abbiamo attraversato il Lago O’Higgins, glaciale e burrascoso, sono stati oltre 3 ore di incubo, tutti con il mal di mare! Tanti altri viaggiatori sono rimasti a terra, forse tra un paio di giorni il vento si placa e riparte un’altra barca per soccorrerli, tra quelli il nostro amico argentino che mi ha aiutato a portare un po’ di bagagli dopo Laguna del Desierto. Siamo giunti a Villa O’Higgins dove riposiamo un paio di giorni in una bettola. Domani ripartiamo a nord lungo la meravigliosa Carretera Austral. L’idea è di raggiungere Chaiten poi traghettare all’isola di Chiloè dove visiteremo delle aziende biologiche. Questa sera abbiamo cenato con il capitan Toto, che ci ha portati a riva e che ci ospiterà a Coyhaique. Un abbraccio forte da tutti noi!”

3 marzo 2016

Localizzazione con Spot Gen 3: CLICCA PER VEDERE LA POSIZIONE ATTUALE [su_divider text=”top” divider_color=”#9d9d9d” link_color=”#818180″ size=”1″ margin=”20″] [su_spacer size=”10″] “Oggi il mio condor è in sala operatoria” mi scrive Seba riferendosi alla sua bicicletta “…un cavo idraulico rotto, mi consolo che sia successo qui e non nel mezzo della Pampa o nel selvaggio Torres del Piane”. Mai perdersi d’animo!Questa filosofia sta portando lontano i miei amici di Happy Family che in questi giorni stanno alloggiando a casa di un signore anziano che gli ha offerto ospitalità nella periferia di El Califate in Argentina, ma da domani saranno di nuovo in viaggio verso El Chaten. Sperando nella clemenza del vento dovrebbero arrivare a destinazione fra una settimana. Intanto godiamoci questi scatti emozionanti. A presto, Tony

 

27 febbraio 2016

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La Happy Family festeggia i primi 1000 Km e il primo mese di viaggio!

Messo a dura prova la tenda Chapel della Vaude. C’era un vento  tra 80-100km /h….. Incredibile, eravamo rinchiusi dentro, sembrava di essere in una barca con il mare in burrasca….. ma ha retto” Questo è il testo giuntomi via WhatsApp…

 

11 febbraio 2016

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Uscendo  dalla Terra del fuoco… e del vento!

[su_spacer size=”10″] Il viaggio dei miei amici della Happy Family continua ad emozionarmi molto; giusto ieri notte  mi hanno scritto le novità sulla loro avventura e voglio subito condividerle con voi. Seba, sua moglie e le piccole, sempre più cariche  per questa impresa, sono arrivati a Punta Arenas, fuori dalla Terra del Fuoco. Appena sbarcata la nostra happy family è stata subito notata-  e non poteva essere altrimenti – e “assalita”  da una coppia che desiderava ospitarli e conoscere tutta la loro storia. Una gentilezza genuina, una volontà di conoscere e capire , in pieno spirito “cittadini del mondo”, che ha commosso Seba e famiglia e sempre più ha persuaso loro dell’importanza del messaggio che questo viaggio – anche se una gocciolina nel mare –  vuole trasmettere. Ma è la goccia che scava la pietra, no? Ospitalità e  coccole sono state più che apprezzate, anche perché il vento, come era prevedibile, ha dato i suoi problemi, dato che in queste zone la forza delle raffiche è paragonabile a quella di un uragano. Ma vi assicuro  poteva andare anche molto peggio… Dopo il meritato ristoro, il bilancio fatto è molto positivo: la famiglia ingrana, i chilometri percorsi salgono e le bimbe sono serene e curiose. Teoricamente domattina riprenderanno o la Strada verso Puerto Natales, sperando che il vento sia clemente… Seguitemi per tutte gli aggiornamenti. Tony  

27 gennaio 2016

Localizzazione con Spot Gen 3: CLICCA PER VEDERE LA POSIZIONE ATTUALE [su_divider text=”top” divider_color=”#9d9d9d” link_color=”#818180″ size=”1″ margin=”20″] [su_spacer size=”10″] QUANDO LA TECNOLOGIA ATTIVA LE EMOZIONI [su_spacer size=”10″] Grazie al tracciamento offerto dal localizzatore Spot, ho la possibilità di rilevare sulla cartografia Google Maps la posizione di alcuni amici di Gialdini in giro per il mondo. In questi giorni avevo due amici ciclisti nel sud della Patagonia, la Happy Family ed il gruppo di Carmelo Scalzo, quattro amici alessandrini. Visto che potevo prevedere che si sarebbero incrociati sulla statale 3 patagonica, Happy Family in direzione nord ed il gruppo Scalzo in senso inverso, ho mandato loro un messaggio via WathsApp per avvisarli di questa situazione. Stamattina ho trovato sul telefono il video che Carmelo mi ha mandato per testimoniare l’avvenuto incontro e con i saluti corali. Che emozione!! Che bello iniziare la giornata sapendo di aver potuto far vivere una bel momento a persone distanti migliaia di chilometri. Credo che il marchio Gialdini, che entrambi avevano addosso, sia stato per loro il mezzo per sentirsi accomunati e legati tra loro, in pratica della stessa squadra. Un fatto del genere mi era già successo qualche anno fa quando riuscii, sempre attraverso lo Spot, a far incontrare due motociclisti, partiti in date e con destinazioni diverse, in Iran. Caso volle che si conoscessero essendo entrambe di Padova. Da quel momento viaggiarono per una settimana insieme per poi separarsi avendo obbiettivi diversi. Questi sono i casi di quando la tecnologia può aiutare a vivere sentimenti ed emozioni. Ho altri clienti che seguo in sud America, vediamo se mi riesce un altro colpo? Tony

19 gennaio 2016

Localizzazione con Spot Gen 3: CLICCA PER VEDERE LA POSIZIONE ATTUALE [su_divider text=”top” divider_color=”#9d9d9d” link_color=”#818180″ size=”1″ margin=”20″]Cari amici, la nostra Happy Family è pronta per partire! Solo qualche giorno di assestamento in Ushuaia in cui oltre ad aver montato le biciclette e tutta l’attrezzatura necessaria per essere in regime di completa autosufficienza, la famigliola si è  presa una giornata per visitare il Parco Nazionale Lapataia, punto finale della Ruta 3, la strada nazionale che 3079 km da qui si collega direttamente a Buenos Aires. 48 km in totale, salite e discese continue, vento contrario …insomma un bel banco di prova, meritatamente superato! Oggi 19 gennaio  lasceranno  Ushuaia per dirigersi verso Tolhuin e cominciare la loro risalita  verso nord. Seguiteci per tutti gli aggiornamenti! [su_spacer size=”10″] happyfamily

15 gennaio 2016

[su_divider text=”top” divider_color=”#9d9d9d” link_color=”#818180″ size=”1″ margin=”20″]Sebastien ed Alberta con le loro figlie sono giunti a Ushuaia, la città più a sud della Patagonia. Alloggiano in una caratteristica casetta dove hanno riposto tutte le loro complesse biciclette ed attrezzature. Avendo tempo, senza fretta, monteranno i mezzi trasporto, li caricheranno del bagaglio necessario e ….partiranno per la loro avventura con direzione Nord.

10 gennaio 2016

[su_divider text=”top” divider_color=”#9d9d9d” link_color=”#818180″ size=”1″ margin=”20″]Oggi inizia un’avventura con cui mi sento molto legato e affine. E’ arrivato il momento! I miei amici Sebastien ed Alberta hanno lavorato per più di un anno a questo progetto: attraversare il Sud America in bicicletta. Alberta e Sebastien, guida nazionale di mountain bike, oggi iniziano il loro viaggio con le figlie Anna e Angela, già piccole fan della vacanza in bicicletta: avranno più di un anno e mezzo di tempo per esplorare l’America Latina e scoprire, anche lavorando, le realtà contadine del continente, l’agricoltura biologica, le tradizioni locali, i loro stili di vita. La nostra “happy family” parte da Ushuaia, la città più a Sud del mondo, da lì risalirà la Cordigliera della Ande, attraverso Argentina e Cile, e arriverà in Colombia, attraverso Bolivia e Perù. “Pedaleremo circa 20-25 chilometri al giorno.” Quello che mi preoccupa e che non ho detto loro sono i “40 ruggenti” i fastidiosi forti venti che tirano da nord a sud rallentando notevolmente il procedere. Loro però hanno grinta e sicuramente riusciranno a vincere a questa sfida che la natura presenterà ad inizio viaggio. Perché lanciarsi in un’esperienza di questo genere? Per prima cosa… per amore! “Questo viaggio sarà per noi il sigillo che più ci unirà nel profondo” dichiarano in coro i nostri due romantici “esploratori”, ma al di là delle esperienze specifiche che vivranno quotidianamente, Alberta e Sebastien credono che il valore più grande di questo progetto sia insegnare alle loro figlie a sentirsi cittadine del mondo, soprattutto in un contesto socioeconomico come quello attuale, che ha recentemente messo in crisi tante nostre certezze. Come viviamo è davvero la scelta più giusta? Sapremmo adattarci? Capire e accettare che non c’è solo un modo di vivere? Nonostante abbiamo spesso contatti con personaggi “avventurosi” ci poniamo le domande che storie come questa ci fanno venire alla mente… Io sono molto emozionato anche perché non sono partiti per una bella avventura solo dei clienti, ma delle persone a cui mi sono affezionato con cui condivido stima ed empatia! Noi di Gialdini seguiremo il loro roadbook, che troverete qui sempre aggiornato. Invitiamo anche voi a salire idealmente sulle biciclette della Happy Family!! Tony

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